2.3. Tempo#
Il tempo è una grandezza fisica associata all’esperienza quotidiana del susseguirsi di eventi.
Tuttavia, l’esperienza può essere ingannevole:
Kairos e Chronos, come percezione personale e percezione assoluta
Newton e Einstein: la meccanica di Newton, valida nei limiti dell’esperienza quotidiana dell’uomo moderno, considera indipedentemente spazio e tempo come entità assolute, e le misure di lunghezze, angoli e tempo sono indipendenti dall’osservatore; Einstein riconosce che le misure di spazio e tempo non sono assolute, indipendenti dall’osservatore, ma sono delle componenti di un ente assoluto chiamato spazio-tempo.
todo link a relatività speciale
All’ordine di eventi possono essere riportati anche:
il principio di causalità, per il quale gli effetti (le conseguenze) seguono le loro cause
il secondo principio della termodinamica, che può essere interpretato come una condizione che indica il verso «naturale» nell’evoluzione dei sistemi
Prime esperienze e strumenti.
tempo scandito dall’astronomia:
osservazioni astronomiche degli astri
alternanza stagioni
alternanza luce/buio e meridiana
astroloabio
primi strumenti rudimentali
orologio ad acqua
orologio a candela e clessidra
orologi meccanici:
a pendolo
a molla
orologi a batteria,
al quarzo, digitali,…
atomici
2.3.1. Strumenti#
2.3.1.1. Orologi meccanici#
Gli orologi meccanici sviluppati in epoca moderna utilizzano meccanismi basati sull’evoluzione periodica di alcuni sistemi meccanici, come un pendolo o un sistema massa-molla. Mentre nel caso ideale, l’evoluzione di questi due tipi di sistemi è caratterizzata da oscillazioni armoniche di periodo costante, la realizzazione pratica di un orologio meccanico deve però risolvere un problema: la dissipazione dell’energia meccanica di sistemi macroscopici è una tendenza naturale del mondo in cui viviamo; un sistema libero di oscillare tende a fermarsi a causa degli attriti, della resistenza aerodinamica e altre forme di dissipazione dell’energia meccanica. In un orologio serve quindi una fonte di energia che mantenga il sistema in moto, senza perdere la caratteristica di avere oscillazioni regolari.
Orologio a pendolo. Un orologio a pendolo sfrutta la gravità come fonte di energia dell’orologio. Questo tipo di orologi aveva però due difetti:
le dimensioni
la sensibilità all’accelerazione alla quale è sottoposto l’orologio, che può modificarne il periodo, e quindi rendere la misura del tempo inaffidabile. Questi limiti e difetti rendono questo tipo di orologio non adatto alla realizzazione di orologio di dimensioni ridotte, e orologi utilizzabili in ambienti sottoposti ad accelerazione (pensando agli anni in cui venivano utilizzati questi tipi di orologi, un esempio è la navigazione: le variazioni di moto della nave erano causa di cattive misure del tempo da parte di questi orologi.
Orologio a molla. Il meccanismo a molla permise la realizzazione di orologi poco sensibili all’accelerazione alla quale sono sottoposti e di dimensioni limitate, tali da poter realizzare orologi da tasca o da polso. Questa tecnologia rimase la tecnologia principale fino all’introduzione degli orologi a batteria nella seconda metà del XIX secolo.
Nota
Ma come si definisce l’isocronismo?
Nota
Cos’è l’energia? Riferimento a capitolo di meccanica…