28.1. Cenni di geometria differenziale#
28.1.1. Parametrizzazione dello spazio#
Uno spazio può essere descritto tramite l’uso di un sistema di coordinate, composto da una \(n\)-upla di coordinate indipendenti \(\left( q^i \right)_{i = 1:n}\).
Definition 28.1 (Parametrizzazione regolare)
Una parametrizzazione di una regione dello spazio spazio è regolare se è una funzione biunivoca,
tra i punti \(P\) dello spazio e i valori delle coordinate \(\left( q^i \right)\). In altre parole, a ogni \(n\)-upla \(\left( q^i \right)_{i=1:n}\) corrisponde uno e un punto \(P\) e viceversa.
todo
Conseguenze sulle funzioni delle coordiante dei punti in funzione delle coordiante: derivata non si annulla nel dominio…
Può essere necessario/utile definire più parametrizzazioni che coprono diverse zone del dominio…
Example 28.1 (Spazio \(E^2\): coordinate cartesiane)
Dopo aver scelto il punto \(O\) come origine, è possibile utilizzare un sistema di coordinate cartesiane \((q^1, q^2) = (x,y)\) e rappresentare un generico punto \(P\) dello spazio come
Example 28.2 (Spazio \(E^2\): coordinate polari)
Utilizzando un sistema di coordinate polari con la stessa origine \(O\) di un sistema di coordinate cartesiane, e l’asse di riferimento per l’angolo \(\theta\) coincidente con l’asse \(x\) del sistema di coordinate cartesiane, è possibile rappresentare le coordinate cartesiane in funzione delle coordinate polari \((q^1, q^2) = (r, \theta)\)
e un punto generico nello spazio - con una rappresentazione «mista» che usa le coordinate polari e i vettori \(\hat{x}\), \(\hat{y}\) ddella base cartesiana1 - come
Example 28.3 (Spazio \(E^3\): coordinate cartesiane)
Dopo aver scelto il punto \(O\) come origine, è possibile utilizzare un sistema di coordinate cartesiane \((q^1, q^2, q^3) = (x,y,z)\) e rappresentare un generico punto \(P\) dello spazio come
Example 28.4 (Spazio \(E^3\): coordinate cilindriche)
Utilizzando un sistema di coordinate polari con la stessa origine \(O\) di un sistema di coordinate cartesiane, gli assi \(z\) coincidenti, e l’asse di riferimento per l’angolo \(\theta\) coincidente con l’asse \(x\) del sistema di coordinate cartesiane, è possibile rappresentare le coordinate cartesiane in funzione delle coordinate polari \((q^1, q^2, q^3) = (r, \theta, z)\)
e un punto generico nello spazio - con una rappresentazione «mista» che usa le coordinate polari e i vettori \(\hat{x}\), \(\hat{y}\), \(\hat{z}\) della base cartesiana1 - come
Example 28.5 (Spazio \(E^3\): coordinate sferiche)
Utilizzando un sistema di coordinate polari con la stessa origine \(O\) di un sistema di coordinate cartesiane, gli assi \(z\) coincidenti, e l’asse di riferimento per l’angolo \(\theta\) coincidente con l’asse \(x\) del sistema di coordinate cartesiane, è possibile rappresentare le coordinate cartesiane in funzione delle coordinate polari \((q^1, q^2, q^3) = (R, \phi, \theta)\)
e un punto generico nello spazio - con una rappresentazione «mista» che usa le coordinate polari e i vettori \(\hat{x}\), \(\hat{y}\), \(\hat{z}\) della base cartesiana1 - come
28.1.1.1. Base naturale#
La paramterizzazione dello spazio permette di associare a ogni punto dello spazio una \(n\)-upla di coordiante. Usando una rappresentazione mista - scegliendo dei vettori di una base cartesiana con origine in \(O\), e coordiante generiche \(q^i\) - si può quindi rappresentare i punti dello spazio utilizzando le coordinate \(q^i\) desiderate e i vettori della base cartesiana,
o più esplicitamente per spazi 2-dimensionali
e per spazi 3-dimensionali
Definition 28.2 (Base naturale)
In ogni punto dello spazio, è possibile definire i vettori della base naturale indotta da una particolare scelta del sistema di coordinate \(\left( q^i \right)_{i:n}\) come le derivata parziali del punto \(P\) rispetto alle coordinate \(q^i\). I vettori della base naturale \(\left\{\vec{b}_i \right\}_{i=1:n}\) indotta dalle coordinate \(\left( q^i \right)_{i=1:n}\) sono quindi i vettori
In generale, come sarà chiaro dagli esempi, i vettori di una base naturale:
dipendono dal punto nello spazio nel quale vengono calcolati - o in altre parole sono funzioni delle coordinate \(q^i\)
non formano una base orto-normale
non hanno lunghezza unitaria
non sono omogenei nelle dimensioni, né adimensionali.
Definition 28.3 (Base fisica)
Nel caso in cui la base naturale sia ortogonale, è possibile definire una base fisica - orto-normale con vettori unitari e adimensionali - tramite un semplice processo di normalizzazione dei vettori della base,
La definizione di una base fisica, quando possibile, può rendere la rappresentazione di un vettore o di un campo vettoriale più «ordinata», avendo le componenti del vettore le stesse dimensioni fisiche della grandezza che viene rappresentata, poiché i vettori della base fisica sono adimensionali e di lunghezza unitaria - e quindi contenenti unicamente l’informazione vettoriale sulla direzione.
Example 28.6 (Spazio \(E^2\): coordinate cartesiane)
I vettori della base naturale sono
Ricordando le proprietà dei vettori di una base cartesiana todo link, è immediato verificare che la base naturale di un sistema di coordinate cartesiane è anche la sua base fisica (adimensionale non-dimensionale).
Example 28.7 (Spazio \(E^2\): coordinate polari)
I vettori della base naturale sono
E” semplice dimostrare che i due vettori sono ortogonali, ma il vettore \(\vec{b}_2\) non è adimenisonale, e ha modulo \(|\vec{b}_2| = r\). La base fisica - già introdotto nel capitolo sulla geometrica analitica todo link - è quindi
Example 28.8 (Spazio \(E^3\): coordinate cartesiane)
I vettori della base naturale sono
Ricordando le proprietà dei vettori di una base cartesiana todo link, è immediato verificare che la base naturale di un sistema di coordinate cartesiane è anche la sua base fisica (adimensionale non-dimensionale).
Example 28.9 (Spazio \(E^3\): coordinate cilindriche)
I vettori della base naturale sono
E” semplice dimostrare che i tre vettori sono ortogonali, ma il vettore \(\vec{b}_2\) non è adimenisonale, e ha modulo \(|\vec{b}_2| = r\). La base fisica - già introdotto nel capitolo sulla geometrica analitica todo link - è quindi
Example 28.10 (Spazio \(E^3\): coordinate sferiche)
I vettori della base naturale sono
E” semplice dimostrare che i tre vettori sono ortogonali, ma i vettori \(\vec{b}_2\), \(\vec{b}_3\) non sono adimenisonale, e hanno modulo \(|\vec{b}_2| = R\) e \(|\vec{b}_3| = R |\sin \phi|\). La base fisica - già introdotto nel capitolo sulla geometrica analitica todo link - è quindi
28.1.1.2. Curve coordinate#
28.1.1.3. Superfici coordinate#
28.1.2. Curve nello spazio#
Una curva \(\gamma\) nello spazio può essere rappresentata con la sua equazione parametrica,
cioè una funzione di una variabile \(q^1\), che associa a ogni valore del parametro \(q^1 \in Q\) il punto \(\vec{r}_\gamma(q^1)\) dello spazio euclideo \(E^n\) appartenente alla curva \(\gamma\).
Una parametrizzazione regolare rappresenta una funzione biunivoca tra i valori della variabile \(q^1\) e i punti nello spazio \(\vec{r}_{\gamma}(q^1)\). Questa condizione si riduce alla condizione che la derivata dei punti della curva rispetto al parametro non sia mai nulla, \(\vec{r}'(q_1) \ne 0\), \(\forall q^{1} \in Q\).
Definition 28.4 (Lunghezza d’arco)
Si definisce lunghezza d’arco il parametro \(s\) che permette la parametrizzazione \(\vec{r}_{\gamma,s}(s)\), \(s \in [s_a, s_b]\) della curva \(\gamma\) tale da avere
28.1.2.1. Elemento di curva#
La variazione del parametro \(q^1\) produce l’elemento infinitesimo di curva
tangente alla curva e di dimensione (lunghezza)
avendo ipotizzato una variazione positiva del parametro \(|d q^1| = d q^1 > 0\) per rimuovere il valore assoluto dalla variazione del parametro. Nel caso si utilizzi il parametro lunghezza d’arco \(s\) Definition 28.4, vale
cioè la lunghezza dell’elemento di curva è uguale alla variazione del parametro lunghezza d’arco \(s\). Il vettore \(\vec{r}'_\gamma(s)\) di lunghezza unitaria corrisponde al versore tangente alla curva,
28.1.3. Superfici nello spazio#
Una superficie \(S\) nello spazio può essere rappresentata con la sua equazione parametrica,
cioè una funzione di due variabili \(q^1\), \(q^2\), che associa a ogni coppia di valori \((q^1, q^2) \in Q\) il punto \(\vec{r}_S(q^1, q^2)\) dello spazio euclideo \(E^n\) appartenente alla superficie \(S\)
Una parametrizzazione regolare rappresenta una funzione biunivoca la coppia di variabili \((q^1, q^2)\) e i punti nello spazio \(\vec{r}_{S}(q^1, q^2)\). Questa condizione equivale alla condizione che…
28.1.3.1. Elemento di superficie#
La variazione dei parametri \(q^1\) e \(q^2\) produce i vettori infintesimi
tangenti alla superficie \(S\). Ricordando il significato geometrico del prodotto vettoriale tra due vettori in spazi euclidei, il prodotto vettoriale \(d \vec{r}_1 \times d \vec{r}_2\) produce un vettore normale alla superficie il cui modulo è uguale all’area \(d S\) del parallelogramma elementare con lati \(d \vec{r}_1\) e \(d \vec{r}_2\),
avendo ipotizzato una parametrizzazione \(q^1\), \(q^2\) della superficie con la direzione desiderata (orientazione della superficie) del vettore normale \(\hat{n} \, dS\), e sottinteso la dipendenza delle derivate parziali dalle variabili \(q^1\), \(q^2\) per non appesantire la notazione più del dovuto.
28.1.4. Volumi nello spazio#
Un volume nello spazio \(E^3\) si può essere rappresentato con una rappresentazione parametrica di \(E^3\),
cioè una funzione di tre variabili \(q^1, q^2, q^3\), che associa a ogni triple di valori \((q^1, q^2, q^3) \in Q\) il punto \(\vec{r}_V(q^1, q^2, q^3)\) dello spazio euclideo \(E^n\) appartenente al volume \(V\).
Una parametrizzazione regolare rappresenta una funzione biunivoca la tripla di variabili \((q^1, q^2, q^3)\) e i punti nello spazio \(\vec{r}_{V}(q^1, q^2, q^3)\). Questa condizione equivale alla condizione che…
28.1.4.1. Elemento di volume#
La variazione dei parametri \(q^1\), \(q^2\) e \(q^3\) produce i vettori infintesimi
Ricordando il significato geometrico del prodotto misto tra tre vettori in spazi euclidei, il prodotto vettoriale \(d \vec{r}_1 \times d \vec{r}_2 \cdot d \vec{r}_3\) produce uno scalare uguale al volume (con segno) del parallelepipedo elementare con spigoli \(d \vec{r}_1\), \(d \vec{r}_2\), \(d \vec{r}_3\),
avendo sottinteso la dipendenza delle derivate parziali dalle variabili \(q^1\), \(q^2, q^3\) per non appesantire la notazione più del dovuto.
Example 28.11 (Elemento di volume in coordinate cartesiane)
Example 28.12 (Elemento di volume in coordinate cilindriche)
Example 28.13 (Elemento di volume in coordinate sferiche)
- 1(1,2,3)
Questa rappresentazione può risultare utile quando è necessario svolgere derivate della posizione, poiché i vettori della base cartesiana sono costanti in tutto lo spazio e quindi la loro derivata è nulla. todo Aggiungere collegamenti a sezione derivate (esempi?) e alla cinematica in meccanica classica.